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In aumento nel 2021 le aste immobiliari: le ragioni del successo

25/05/2022

Negli ultimi tempi, vi è un rinnovato interesse nei confronti delle aste immobiliari, testimoniato dal fiorire di società di consulenza specializzate e di agenzie di mediazione che trattano immobili sottoposti a vendite giudiziarie: senz’altro un buon modo per acquistare e fare un buon affare, ma tante sono le cose a cui prestare attenzione.
Come partecipare a un’asta immobiliare?

La possibilità di partecipare a un’asta è aperta a tutti e, spesso, non c’è nemmeno bisogno di presentarsi fisicamente alla gara, ma bisogna tenere presente che la maggior parte degli immobili in offerta, soprattutto nel residenziale, è di bassa qualità.Asta immobiliare: 4 vantaggi per l’acquirente

Le ragioni del successo di questa particolare procedura sono essenzialmente quattro:

    il ritorno di interesse nei confronti degli investimenti immobiliari: spesso infatti chi compra una casa all’asta non lo fa per andarvi direttamente ad abitare, ma per affittarla e avere un’entrata aggiuntiva;
    la facilità di accesso alle procedure;
    la possibilità di ottenere un mutuo per l’acquisto a condizioni analoghe a quelle delle transazioni normali;
    il rallentamento della discesa dei prezzi delle case negli ultimi anni.

Bisogna tenere presente che spesso gli immobili vengono messi all’asta solo anni dopo la perizia sulla cui base si stabilisce il prezzo.

Quando si mettevano in vendita abitazioni stimate negli anni intorno al 2010, le basi d’asta risultavano troppo alte rispetto ai valori correnti di mercato, quando poi si passava all’effettiva aggiudicazione del bene.

Oggi, questo problema è in parte superato sia perché i tempi per avviare le procedure si sono ridotti, sia perché i prezzi di oggi non sono molto più bassi di quelli di tre anni fa e, anzi, in alcune città sono persino più alti.

Secondo il rapporto della società specializza Reviva, il 2021 ha risentito delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria degli ultimi anni: nonostante un netto miglioramento rispetto al 2020, i numeri sono ancora bassi rispetto a quelli del 2019.

Lo scorso anno, infatti, si sono svolte 185.555 aste, a fronte delle 114.216 del 2020 e delle 254.649 dell’anno precedente e gli immobili totali messi all’asta sono stati 126.425, di cui 62.568 residenziali con un valore minimo medio di 79.442 euro: il primato del numero maggiore di immobili spetta alla Lombardia con 10.978 e tra le province prevale Roma con 6.698 immobili, seguita da Milano con 4.749.
Le aste si possono svolgere con diverse modalità.

Non esiste, infatti, un’unica modalità di svolgimento di un’asta. La prassi classica è quella dell’asta senza incanto con presenza fisica: si presenta un’offerta in busta chiusa accompagnata da un deposito cauzionale del 10% della base d’asta e il minimo possibile è la base d’asta ridotta del 25%; all’apertura delle buste comincia la gara a rilancio, nella quale l’importo minimo del rilancio è stabilito dall’avviso d’asta; infine il bene viene aggiudicato all’offerta più alta. Nel caso in cui l’asta andasse deserta, viene indetta una nuova gara a un prezzo ribassato.
Aste telematiche e aste miste

Oggi, però, esistono anche altri tipi di aste: quelle esclusivamente telematiche, che possono essere sincrone con apertura simultanea dell’offerte o asincrone con svolgimento che si protrae per più giorni; oppure aste miste in presenza e telematica.

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